Lunedi 4 novembre arrivano puntualissimi al nostro pontile Davide e Emanuele Carbonelli che ci accompagnano in questa prima attraversata atlantica: direzione Santa Cruz di Tenerife dove dovremmo arrivare fra 5 giorni dopo piu’ di 700 miglia.
Le previsioni sono ottime ed è una bellissima giornata di sole (la prima di sole pieno e maniche corte) per cui decidiamo di non aspettare oltre e togliamo subito gli ormeggi da Gibilterra.
Devo ammettere che oltrepassare le colonne d’Ercole e lanciarci nell’oceano fa un grande effetto: siamo emozionati, felici e un poco impauriti. Sta succedendo per davvero, ora non si torna piu’ indietro.
Ci dirigiamo prima verso la punta di Tarifa stando vicino alla batimetrica dei 20 metri per evitare le orche e poi, al tramonto puntiamo verso sud-ovest.
Partiamo a motore ma già prima di cena abbiamo un bel vento di poppa e alziamo il blue Water Runner.
C’è parecchio mare ma…..ho preso per la prima volta le pillole consigliate da Debbie e ….funzionano!! Che gioia! In altri momenti sarei stata malissimo invece assolutamente nulla. Sono felicissima: allora ce la posso fare.
Siamo cosi contenti che stappiamo una buona bottiglia di rosso ma c’è troppo rollio e finisce un bel po in giro (domani facciamo vino bianco). I pasti dei primi giorni li prepara sempre Fabio che riesce ad armeggiare in cucina senza farsi venire la nausea, ma gli ultimi giorni la situazione è davvero gestibile anche per me e non ci facciamo mancare proprio nulla.
Abbiamo attrezzato i letti con i para rollio e io mi sono costruita praticamente un bozzolo in dinette: non mi muovo per nulla!
Abbiamo istituito i turni per la notte mentre le giornate scorrono lente fra pisolini, letture, e messe a punto delle vele oltre a qualche lavoretto/controllo qua e là.
Per la prima volta proviamo per un bel po di tempo l’andatura a farfalla che sembra perfetta per Tipota che rolla poco ed è davvero stabile.
Non incontriamo proprio nessuno, siamo in mezzo al nulla piu’ assoluto: di notte il radar ci fa vedere tante imbarcazioni che sono sulla nostra rotta ma sempre molto lontane.
La canna è quasi sempre in azione e ci consente di acchiappare un tonnetto ed un mahi mahi: Fabio è diventato praticamente un campione a sfilettare i pesci che poi cucina pure.
E cosi, dopo meno di 5 giorni vediamo terra in una bellissima giornata di sole splendente e caldo. L’emozione di veder spuntare la terra dall’orizzonte dopo tanto tempo senza vedere nulla e sapendo dove siamo è davvero grandissima!
Ormeggiamo nel Marina di Santa Cruz e siamo sul pontile vicinissimo al centro.
Per i dettagli piu’ tenici e precisi sulla navigazione vedere il post successivo.