La seconda settimana in Atlantico scorre decisamente piu’ tranquilla grazie al fatto che l’aliseo si è abbastanza stabilizzato e che noi ci siamo abituati al ritmo delle lunghe onde e dei turni notturni.
Incontriamo tanti squall, abbiamo un bel po di pioggia e passiamo una sola notte molto tormentata ma, in via generale, non possiamo proprio lamentarci. Abbiamo sempre un buon vento e, a dispetto delle previsioni, la bonaccia che temevamo tanto si è ridotta a solo 2 mezze giornate ormai in prossimità del Caraibi.
Come tradizione comanda, a San’Ambrogio tiro fuori gli addobbi, faccio un micro-alberello e metto qualche decorazione natalizia ovviamente a suon di musichette. Ovviamente è ben poca cosa per chi è abituato ad avere tantissimi oggetti da appendere, ma fa comunque “casa” e tutte le sere, al calar del buio accendo le lucine e via di Jingle bell.
Peschiamo ancora qualche lampuga ma non tante quante ne avremmo volute dato che ormai Fabio è divetato velocissimo e bravissimo a sfilettare e preparare la cevice.
Per tantissime miglia costeggiamo il mar dei sargassi: sargasso è il nome di quest’alga che galleggia in superficie per estese aree. Il grande inconveniente è che si impigliano nell’amo e abbiamo continui falsi allarmi di abbocco pesce cui segue opera di pulizia.
Per due giorni non peschiamo nulla, una lampuga ci è sguisciata via e una era troppo piccola e l’abbiamo ributtata in mare. Ci siamo dunque consolati con la cucina dando fondo a tutte le provviste e arrivando all’ultimo giorno con il frigo completamente vuoto.
Luca ha fatto altri biscotti e per ben due volte il pane, io torta salata, focaccia e piadine…insomma non ci facciamo mancare proprio nulla. Tutte le sere ci stappiamo vinello e facciamo aperitivo.
Grazie a Starlink siamo sempre connessi e riusciamo a parlare con le ragazze e i nonni, a fare la posta e anche stare sui social (vedremo alla fine la bolletta !): tutto questo è davvero molto bello ma devo ammettere che sicuramente toglie qualcosa a questa esperienza. La sensazione di isolameto e di essere completamente da soli è sicuramente molto smorzata oltre al fatto che arrivano anche pensieri e problemi che non rimangono in stand by per le 2 settimane di viaggio.
L’unica imbarcazione che riusciamo a vedere è un grandioso vascello d’altri tempi.
Il penultimo giorno riusciamo a tenere alzato lo spinnaker per tutto il giorno e finalmente riusciamo a vedere i delfini….e tantissimi!