Samos 2

Dopo una tranquilla colazione (rigorosamente a base di yogurt: la nostra flora intestinale è ormai una foresta) e un giretto in paese, salpiamo per spostarci sul lato piu’ occidentale di Samo.

La costa è particolarmente verde rispetto alla maggior parte delle isole greche ma la particolarità di questa isola è che ha il monte piu’ alto di tutte: un antico vulcano estinto che raggiunge ben i 1400 metri di altezza. Questo fa si che il Meltemi proveniente da nord, scavalcando il monte, cada dall’alto con raffiche fastidiose e per questo la costa non ha molti ancoraggi.

Noi buttiamo l’ancora in una dei pochi consigliati davanti alla baia di Limnionas dopo circa due ore di navigazione un po a vela e un po a motore (facciamo andare il desalinizzatore).

Durante il veloce pranzetto a base di insalata e lakerda prenotiamo subito al ristorante visibile anche dal mare….cosi’ per oggi siamo a posto.

Giri un sup, pisolini (in realta solo io), nuotate ecc e il pomeriggio vola via.

Fabio prova tutto il kit “da ancoraggio”: la boetta (faro’ un post a breve), la cima apposita sulla catena per allegerire il musone e la veletta triangolare che ci consente di non brandeggiare durante le raffiche (che nel pomeriggio sono intorno ai 25 nodi per cui giusto stare bene attenti all’ancoraggio).

Ci cambiamo e facciamo un bellissimo aperitivo a base di gin tonic e poi ….. oddio, il Potino non parte! c’è un problema al motore elettrico (domani ci sarà da lavorarci) per cui andiamo di remi contro vento.

Il ristorante è su una terrazza in alto che vede tutto il golfo e mangiamo spiedini di agnello molto buoni e beviamo un vino rosso dell’isola (qui servono sempre anche il vino rosso freddo…..ma si perdono anche i pochi aromi cosi!).

Torniamo in barca (sempre a remi ma è piu’ semplice non in contro vento) e facciamo una bellissima partita a Yazzii (bellissima perchè vinco io).