Il vino di Samos è cosi’ famoso che merita davvero un post dedicato.
Samos, non è solo la patria natale di Pitagora, ma vanta anche una ragguardevole produzione di vino: il moscato di Samos.
A produrlo circa milleseicento ettari di vigneto impiantati quasi esclusivamente a Moscato Bianco nella varietà che i francesi definiscono Muscat de Frontignan o Muscat Blanc à Petit Grains (che è la stessa uva che troviamo anche in Italia a produrre Moscadello di Montalicino, Moscato di Canelli, Moscato di Trani, Moscato d’Asti, Moscato di Siracusa, Moscato di Sorso Sennori e Weisser Muskateller in Alto Adige).
A Samos la viticoltura è distribuita su tutto il territorio dell’isola a un’altitudine che può variare tra il livello del mare e i 900 metri. Samos infatti include la più alta montagna delle isole greche: la cima Vigla, sul monte Kerkis un vulcano estinto, che raggiunge i 1433 metri. I vigneti, coltivati ad alberello, sono spesso terrazzati e poggiano su terreni non particolarmente fertili, scistosi e ghiaiosi, che godono di buona capacità di drenaggio.
La produzione del “vino Moscato” fu citata dal viaggiatore francese Tournefort nel 1700 e dal tedesco Frisemann nel 1787. Va notato che le potenze europee iniziarono ad interessarsi al commercio del vino, istituendo consolati a questo scopo, sull’isola già dal 1562. Alla fine del 19° secolo (quando in Europa imperversava la filossera) , Samo riforniva la maggior parte dei mercati orientali e occidentali con i suoi vini mentre a Samo veniva concesso il privilegio di produrre il vino per la Santa Comunione utilizzato dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa cattolica.
Con le uve Moscato vengono prodotte tre tipologie di vini:
• i secchi , che vengono piacevolmente utilizzati in accompagnamento alla cucina di mare e sono chiamati Vino Aspro;
• i vini semi-dry presentano un residuo zuccherino di qualche decina di grammi al litro e sono prodotti con il metodo del blocco della fermentazione alcolica mediante aggiunta di alcol (fortificazione) o di anidride solforosa.
• i vini dolci rappresentano la tipologia per cui i vini di Samos sono conosciuti in tutto il mondo. Questa versione arriva a contenere importanti quantità di zucchero residuo derivante anche dall’utilizzo di uve appassite al sole. La fermentazione si interrompe naturalmente con il raggiungimento di elevate soglie di alcol nel mosto. la Francia rappresenta da sempre la prima destinazione estera della produzione.