LOG Panama-Galapagos

DISTANZA: ? (?)
DURATA: ? (?)
EQUIPAGGIO: 3

MOTORE: ? (?)
GENERATORE: ? (?)
WATERMAKER: ? (?)

VENTO MAX: ? Kn
VENTO MIN: ? Kn
PESCA: ?

01 Aprile

Dopo avere attraversato il canale siamo pronti per la prima tappa del Pacifico, l’oceano più grande (più degli altri due messi insieme).
Le previsioni sono per due settimane di pochissimo vento, con la zona dei doldrums (area di calme intorno all’equatore) molto spostata verso nord, proprio sulla nostra rotta. Dopo avere fatto spesa e rifornimento partiamo rapidamente alle 15:30 (21:30 GMT orario di rilevamento della distanza), cercando di prendere una finestra di due giorni (da martedì 1 a giovedì 4) in cui gli alisei dell’atlantico superano l’istmo di Panama e soffiano per qualche centinaio di miglia nel Pacifico; dopo penso che ci toccherà andare a motore.

Le Galapagos distano 950 Miglia, noi abbiamo gasolio per 750: resettiamo le nostre aspettative di velocità e decidiamo di tenere le vele fino ad un minimo di 3 nodi, poi vedremo. Una variabile importantissima su questa rotta sono le correnti: nel golfo di Panama ce ne sono due, entrambe forti fino a 3 nodi, una verso Nord sul lato orientale ed una verso Est/SE (favorevole a noi) sul lato occidentale.
Dovremo navigare cercando di combinare l’area di vendo con le correnti.

Appena partiti troviamo un vento sopra le aspettative che arriva fino a 25 nodi, voliamo ad oltre 10 nodi al lasco con vele bianche e con due nodi di corrente a favore. Il vento poi cala nella notte, noi poggiamo e ci mettiamo a farfalla, facendo 8 nodi di cui sempre 2 di corrente. Prendiamo subito anche un tonnetto che sfilettiamo e mettiamo in freezer insieme allo stock di Marlin e Spada che è ancora abbondante.


02 Aprile (183 Nm)

Record di percorrenza nelle 24 ore! E fatto con un vento medio sui 15 nodi, ma una corrente tra 2 e 3 nodi! Al momento della rilevazione, alle 21:30 GMT (15:30) locali siamo ancora a vela anche se il vento è calato sui 10 nodi. Comunque non abbiamo per ora usato il motore.

Il mare è abbastanza calmo e le onde molto lunghe, quindi navigazione confortevole.

Nel pomeriggio il vento cala ma comunque procediamo intorno ai 4 nodi con la corrente; poi verso sera cala ancora sui 3 nodi e molto malvolentieri, accendiamo il motore.
Mancano circa 700 miglia alle Galapagos e abbiamo carburante appena sufficiente; non ci piace proprio usare il motore così a lungo ma sembra che non ci siano opzioni: le previsioni infatti danno calma piatta fino quasi alle Galapagos e per i prossimi 7-8 giorni.

Se finiremo a fare tutta questa smotorata, alle Galapagos dovrò fare il tagliando al motore.

Il tramonto è spettacolare e Laura riesce anche a fare yoga

In questa situazione di calma piatta, apprezzo molto la nostra elica Gori con l’overdrive che ci consente di fare 8 nodi con 1500 rpm e 7.3 con 1400.
Comunque facendo girare il motore a lungo a bassi regimi crea il rischio di calcificazioni nel turbo e quindi dobbiamo ricordarci ogni 20 ore di fare 10 minuti a 2000 rpm per ripulire i residui.

I turni sono Fabio fino alle 02:30 e poi a rotazione Laura ed Ed dalle 02:30 alle 05:00 e dalle 05:00 alle 07:30. Stiamo prendendo il ritmo e siamo di buon umore nonostante il motore.

Notte tranquilla e molto bella con stellata strepitosa.


03 Aprile (171 Nm)

Ci svegliamo con un mare calmo come l’olio. Siamo a motore da ieri sera e al rilevamento delle 15:30 registriamo 171 miglia, un buon risultato considerando che ieri pomeriggio eravamo praticamente fermi.

Abbiamo fatto 20 ore di motore e, purtroppo, la corrente che ci ha tanto aiutato, sta iniziando a calare e sappiamo che svanirà del tutto durante il giorno.

Al mattino abbocca un Marlin! lo ferro e lo vedo saltare due volte, ma purtroppo si slama subito dopo. Forse meglio così che abbiamo il freezer pieno.

Alle 4 ci fermiamo e facciamo il bagno, pulendo anche la linea di galleggiamento. E’ surreale galleggiare e nuotare intorno alla barca in mezzo al pacifico in acqua piatta e caldissima.

Nel pomeriggio… tragedia!! Il freezer che era stato riparato prima a Martinique e poi a Panama smette di funzionare! Purtroppo il problema non è elettrico e a bordo non ho gli strumenti per toccare il circuito del gas che sembra intasato di nuovo: il compressore funziona, ma la piastra dell’evaporatore non si raffredda. Dopo qualche tentativo ci rassegnamo all’idea di dovere buttare tutto il contenuto. Ci dispiace un sacco, ci sono circa 20kg di pesce spada e marlin, più tante altre cosine buone 🙁

L’aria è afosa e il vento proprio non c’è… si prosegua a motore.


04 Aprile (143 Nm)

Al mattino si alza una brezza di bolina e ci mettiamo a vela. Smontiamo il tangone e il BWR. Poco dopo gira il vento e alziamo il gennaker con cui riusciamo a muoverci sui 5 nodi con AWA di 100 e rotta verso sud, non diretta, ma almeno siamo a vela.

Durante il giorno ci da buono e con lo stesso AWA puntiamo alle Galapagos, il vento sale sui 9 nodi e riusciamo per qualche ora a fare 7-8 nodi.
questo vento sembra l’aliseo di SE, che tutti i modelli meteo danno presente circa 100Nm più a Sud. Speriamo che abbiano sbagliato tutti e che sia in effetti un aliseo salito a nord

A metà mattina, con molta tristezza vuotiamo il freezer e buttiamo a mare tutto il contenuto.

Alle 14 il mulinello urla, sembra grosso, si combatte un oretta, ma quando il pesce arriva vicino alla barca ci accorgiamo che è uno squalo, anche grandicello (direi 1.5m). Cerchiamo di liberare l’amo, ma è pericoloso, non riusciamo ad arpionarlo con il raffio e alla fine con una codata rompe il terminale e si porta via il nostro popper preferito.
Giornata triste!

Il tempo resta nuvoloso e umido…siamo proprio nei doldrums!
Verso sera si schiarisce e la nottata, seppur a motore, è molto gradevole


05 Aprile (138 Nm)

Prima dell’alba il cielo si copre e siamo tutta mattina in una sorta di temporale con pioggia ogni mezz’ora.

La giornata è nuvolosa e con vento molto ballerino. Le proviamo tutte per andare a vela, ma ci riusciamo solo per 7 ore nelle ultime 24.
La nostra ETA è per le prime ora di Lunedì 8 Aprile.
Durante il giorno abbiamo avuto tutte le andature, dalla bolina alla poppa con vento mai sopra i 9 nodi.


Ci iniziamo a preparare per le complesse procedure di ispezione ed ingresso alle Galapagos, pare che debbano venire a bordo 12 funzionari per completare l’operazione. Per fortuna abbiamo un agente e Laura è sul pezzo.

Siamo a 1 grado di latitudine Nord, e 87 Ovest, ieri abbiamo cambiato l’ora della barca (la linea era a 82.5 di longitudine) e domani dovremmo attraversare l’Equatore!!
Ci sono tradizioni variegate su cosa bisogna fare quando si cambia emisfero, Laura sta organizzando la celebrazione a Nettuno.

Oggi abbiamo caricato nel serbatoio il gasolio che era nelle taniche, non tanto perchè ci servisse, ma perchè era quello fatto a Mindelo e volevo ringiovanirlo per evitare che si formassero morchie. Comunque era pulito e lo abbiamo caricato con la pompa Raccor che lo filtra.

Nel pomeriggio, durante il controllo in sala macchine, mi accorgo che le pastiglie del freno dell’asse sono consumate, erano state cambiate a Martinique, chiaramente il sistema ha dei problemi e ora devo cambiare le pastiglie appena possibile per evitare che si brucino le guarnizioni della pinza.
Uffa, lo dovremo fare domani mattina


06 Aprile (130 Nm)

Come capita spesso la mattina è uggiosa e piovosa, oggi nonfa eccezione.

Dopo colazione mi metto a smontare la pinza del freno per cambiare le pastiglie… e con orrore scopro che la filettatura della valvolina di ingresso dell’olio è spanata. Proviamo una riparazione con teflon e fermafiletti e speriamo che tenga. Rimontiamo il tutto nel pomeriggio. Un ora dopo… fumo dalla sala macchine, disco incandescente e perdita di olio. Non capisco cosa sia successo avendolo provato mezz’ora fa e il disco era libero con il motore acceso.
Riprovo la procedura di spurgo e in effetti c’è ancora dell’aria. Rifaccio e rimonto e sembra funzionare. Controllo ogni mezz’ora.
Mi sono preso un bello spavento, poteva prendere fuoco da un momento all’altro, il disco era rosso fuoco. Questo sistema ci ha sempre dato problemi.

Verso le 15:00…. Attraversiamo l’equatore. La latitudine diventa Sud e per la prima volta siamo a vela nell’emisfero meridionale. Come da tradizione, celebriamo l’evento con una cerimonia a Nettuno (Laura) e sirene (io ed Ed). Si stappa una bottiglia di champagne e la meta’ la si offre a Nettuno… speriamo che ci porti bene.

Facciamo anche il bagno che come sempre in mare aperto, include qualche medusina.

Al tramonto (bellissimo) siamo ad 80 miglia da Santa Cruz, il vento e’ girato e siamo nell’aliseo di Sud Est che spero ci porti fino in Australia.
Intanto, abbiamo voglia di arrivare alle Galapagos