LOG Galapagos-Marquesas

DISTANZA: ?Nm ()
DURATA: ?gg ?h (?h)
EQUIPAGGIO: 2

MOTORE: ?h(?)
GENERATORE: ?h (?)
WATERMAKER: ?h (?)

VENTO MAX: ? Kn
VENTO MIN: 0 Kn
PESCA: ?


26 Aprile 2025

Il grande momento è arrivato!!

Dopo avere timbrato i passaporti e passato un’altra ispezione a bordo, alle 12:00 (06:00 GMT) salpiamo l’ancora dalla baia di Puerto Ayora e partiamo per la nostra prima TransPac. Siamo solo noi due per la tratta singola più lunga dell’intero giro del mondo: sono circa 3000 miglia di oceano aperto e contiamo di impiegare 20-22 giorni, ma dipenderà ovviamente dal vento.
Alla partenza abbiamo 11912 Miglia, 1036h motore, 226h desalinizzatore, 181h generatore.

Partiamo con un bel cielo sereno e abbiamo preparato il Gennaker. Per i primi giorni le previsioni danno un bel aliseo sui 10-15 nodi con direzione SE. Appena partiti comunque siamo di bolina larga con vele bianche, gli alisei infatti deviano intorno ai vulcani delle Galapagos.
Navighiamo sui 7 nodi con il vento reale a 100 e una bella corrente a favore: facciamo 7-8 nodi fino a sera quando il vento cala sotto i 10 nodi e la nostra velocità SOG a 6 (sempre con 1 nodo di corrente a favore)

Il mare è calmo, il tramonto bellissimo e siamo emozionati per quello che ci aspetta. Non ci sono barche intorno a noi e verso sera ci lasciamo alle spalle l’isola di Isabela, la più occidentale delle Galapagos: solo oceano tra qui e le Marchesi che sono un puntino lontano sulla carta del plotter (per vederle bisogna zoom out su una scala a 200M !)

Il Freezer funziona bene per ora anche se dubito durerà, comunque domani, lontani dalla riserva della Galapagos riprenderemo a pescare.

Abbiamo deciso di fare i turni per noi naturali di 5 ore: Fabio di guardia dalle 21:00 alle 03:00 e Laura dalle 03:00 alle 09:00. Non si vede comunque anima viva

Il cielo di notte è incredibile con milioni di stelle


27 Aprile 2025 (143 Nm)

La notte teniamo Randa e Genoa e scendiamo verso sud, per uscire definitivamente dai doldrums e avere un aliseo stabile; il vento comunque cala sui 8-10 nodi e non filiamo veloci, ma il mare è calmo e si dorme bene.

Al mattino poggiamo e apriamo il Gennaker, la rotta diretta per le Marchesi è per 255 e ci mette con il vento a 145 TWA e 120 AWA, un bel lasco. Il cielo è sereno perché siamo all’inizio dell’aliseo (nella parte Est da cui comincia a soffiare) e non ci sono ancora gli squalls, i temporali che avremo sicuramente più avanti quando l’aliseo avrà avuto modo di tirare su l’umidità dal mare.

Al mattino caliamo l’esca e siamo in trepidante attesa del sushi… verso le 6 all’imbrunire, ecco il mulinello che urla, faccio a tempo a ferrare, capire che è grosso… che tutto si zittisce. Terminale in nylon reciso di netto, forse era uno squalo che ha inghiottito tutta l’esca e ha tagliato il terminale con i denti.
Peccato, questo era il popper del pesce spada di Granada.

Giornata tranquilla passata a leggere e goderci il mare con tramonto da favola.

Poi… all’ora di cena, noto in mare una luce forte, e guardando bene altre 5-6 luci più piccole. Il radar e l’AIS segnalano solo una barca da diporto, senza altri dettagli e … ferma in mezzo all’oceano.
Un poco preoccupati e incuriositi cambiamo rotta e proviamo a chiamarli sul VHF. Dopo vari tentativi rispondono, ma non si capisce nulla.
Passandoci vicini pensiamo sia una grande barca da pesca (Equadorena dal tono del tizio al VHF) con una serie di battelli di servizio calati in mare. Ad un certo punto sentiamo un fuoribordo, nessuna luce, ci preoccupiamo. Illuminiamo un barchino di 5-6 metri con due tizi a bordo, ci gira intorno e se ne va.
Tutto surreale considerando che siamo a 250 miglia dalle Galapagos e a più di 1000 da ogni altra terra emersa.


28 Aprile 2025 (141 Nm)

Notte tranquilla con il vento che sale e scende tra 10 e 13 nodi. Il mare è un poco più formato di ieri, ma comunque abbiamo condizioni da favola.
Speriamo che rimanga così a lungo! Siamo parte di un gruppo WhatsApp di barche che stanno facendo la traversata come noi, siamo circa 50 barche e quelle più a Ovest hanno vento e onda grossa e stanno soffrendo un poco.
Questa rotta viene soprannominata Coconut Milk Route… speriamo che per noi, tenga fede al nome.

Al mattino, nel giro di ispezione, Laura trova in coperta dei totanetti! ma come hanno fatto a salire in coperta? Non avevamo mai sentito parlare dei totani volanti :)… Ma Paola ci ha generato l’immagine.

Al rilevamento quotidiano abbiamo 141 miglia fatte, poco meno del 10% del totale dietro di noi.


29 Aprile 2025


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16 Maggio 2025


17 Maggio 2025


2 Comments

  1. Geppo

    Buon vento ragazzi! Vi seguo sul tracking!!!

  2. Luciano Bertuzzi

    Buona traversata e buon vento…

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