Tutto è iniziato alcuni anni fa quando una mamma orca ha fatto vedere ai suoi piccoli quanto fosse divertente inseguire le barche e prendere a morsi quelle piatte superfici che sono le pale dei timoni. Da allora, all’uscita del canale di Gibilterra fin su a nord del Portogallo ci sono state centinaia di interazioni e sono affondate diverse barche.
Non esistono predilizioni per barche con un timone, due timoni, a vela o a motore, bianche o blu … va bene tutto.
C’è un sito devo vengono registrate le interazioni e fornisce consigli sul da farsi per evitarle. Al momento la cosa davvero sicura pare (si usa sempre il condizionale) stare entro la batimetrica dei 20 metri e navigare dunque lungo costa mentre altra cosa nota è che le orche non sopportano i rumori.
Dovendo proprio attraversare il canale noi ci siamo cosi’ attrezzati:
- Grossi petardi con all’interno un pesino confezionati appositamente da un amico di un amico che scoppiano anche sotto il livello dell’acqua (non molto green ma dovrebbero essere davvero efficaci sperando che le orche non si incazz….)
- Trombetta da stadio
- Pingers calati a poppa con un grosso peso: i pingers sono dei silurotti rossi con all’interno un dispositivo a batteria che emette ultrasuoni di frequenza non gradita. Li abbiamo comperati usati su internet.
Abbiamo abbandonato l’opzione sabbia (l’anno scorso avevamo anche 30 kg di sabbia da lanciare in acqua…ma provaci quando c’è vento).
Comunque siamo stati molto fortunati anche questa volta e non abbiamo visto nemmeno l’ombra di un’orca!