Grenada e Carriacou

Grenadine

Lo stato di Grenada è composto dall’isola di Grenada stessa, da due isole più piccole, Carriacou e Petite Martinique , e da diverse piccole isole che si trovano a nord della principale e fanno parte delle Grenadine.

Cristoforo Colombo avvistò Grenada nel 1498 durante il suo terzo viaggio nelle Americhe. 
Dopo diversi tentativi infruttuosi da parte degli europei di colonizzare l’isola a causa della resistenza dei residenti caraibici, l’insediamento e la colonizzazione francese iniziarono nel 1649 e continuarono per il secolo successivo. Nel 1763, Grenada fu ceduta agli inglesi e il dominio britannico continuò fino al 1974 quando il paese ottenne l’indipendenza.

Ci fermiamo una sola notte a Carriacou, nella baia di Tyrrel Bay dove si trova l’ufficio per registrare l’entrata nel nuovo paese.

uragano Beryl 2024

Sia nella baia che a terra sono ancora evidentissimi i danni causati dall’uragano Beryl lo scorso luglio: tantissime barche alla fonda sono disalberate (ma davvero tante) o molto compromesse mentre a terra ci sono ancora case scoperchiate e sventrate e cumuli di macerie.

L’uragano Beryl il 5 luglio 2024 ha raggiunto la sua massima intensità proprio mentre passava sopra a Carriacou e Union Island.

Ceniamo in uno dei pochissimi locali aperti gestito da una coppia di Bristol che è stata fortunata perchè ha dovuto ricostruire solo la veranda e incredibimente ci gustiamo una buonissima cena indiana.

La mattina di venerdi 21 febbraio partiamo e dopo 30 miglia arriviamo nella grande baia di St. George (la capitale) a Grenada.

Abbiamo prenotato un posto nel bellissimo marina Sant Louis che è organizzato benissimo, ben tenuto e ha anche la piscina!

Ci mettiamo bellissimi e facciamo una cena super chic con anche 2 bottiglie di bordeaux Grand Cru classe, l’ultima cena con gli Alegria.

Sabato 22, dopo aver consegnato ben 5 borsoni di biancheria alla lavanderia (mi lavano e piegano tutto quanto…che sollievo!), prendiamo un taxi e andiamo in paese a St. George a fare i turisti.

Per prima cosa vediamo il Museo del cioccolato che piu’ che un museo è un negozio con alcune attività interattive. Ormail sull’isola non si coltivano piu’ i semi del cacao ma noi comperiamo comunque un po di tavolette che fanno sempre bene al morale. Andiamo poi nella centralissima piazza del mercato coperto che è coloratissima e piena di stand e bancarelle che vendono verdure, spezie e un po’ di souvernis.

In genere la gente è molto socievole e disponibile e c’è tanto colore intorno. Vediamo anche alcune chiese e il parlamento che è stato distrutto dall’uragano.

Arriviamo infine al porticciolo (il carenage) dove pero’, contrariamente a quanto ci aspettavamo, non ci sono nè baretti nè negozietti. C’è comunque un buon supermercato e facciamo dunque la spesa per le prossime 3 settimane di navigazione.

Fun fact: c’è una statua copia del Cristo degli abissi che si trova a San Fruttuoso e che è stata donata dalla costa crociere che qui negli anni 60 ha perso una nave mentre gli abitanti del paese hanno dato una gran mano con i superstiti.

Salutiamo Paula e Paulo e noi ci prendiamo un po di relax e sistemiamo la barca per una lunga traversata: direzione Panama.