Ora che navighiamo negli Alisei abbiamo cominciato a incontrare gli squalls.

Le raffiche temporalesche, comunemente chiamate squall in inglese, sono fenomeni meteorologici frequenti nella zona degli alisei, specialmente nei mari tropicali. Si tratta di improvvisi e brevi episodi di maltempo caratterizzati da un aumento significativo e repentino dell’intensità del vento, spesso accompagnato da piogge intense e, talvolta, da fulmini.

Gli squalls si formano principalmente a causa dell’instabilità atmosferica, favorita dalle alte temperature superficiali del mare che alimentano l’umidità e la convezione. Questo porta alla formazione di nubi cumulonembi, responsabili del fenomeno.

Quando arriva uno Squall:

  1. Vento intenso: Il vento può passare rapidamente da condizioni moderate a raffiche che superano i 30-40 nodi.
  2. Durata breve: Di solito, una squall dura da pochi minuti fino a un massimo di 30-40 minuti.
  3. Pioggia torrenziale: Le precipitazioni sono spesso molto intense ma di breve durata.
  4. Calo temporaneo della visibilità: La combinazione di vento, pioggia e possibili spruzzi di mare può ridurre notevolmente la visibilità.

Gli Squalls viaggiano con gli alisei e quindi arrivano generalmente da poppa, hanno una velocità tra 15 e 30 nodi… arrivano veloci ed è facile accorgersene quando è già salito il vento

Di giorno gli Squall si vedono apparire all’orizzonte da poppa, di notte sono visibili sul radar. Comunque sia bisogna stare attenti e ridurre rapidamente la tela per evitare di essere presi alla sprovvista. In particolare bisogna stare attenti alle vele di prua leggere, per noi il Gennaker blu e il BWR bianco che hanno limiti di utilizzo e resistenza intorno ai 20 nodi e quindi vanno assolutamente chiusi prima dell’arrivo dello squall.

Mentre scrivevo questo post durante il mio turno di guardia… è arrivato uno squall, penso di averlo chiamato. Per fortuna eravamo in andatura a farfalla e di conserva per la notte, quindi con vele ridotte, quindi nessun problema e solo poche gocce.