
Rimaniamo 3 giorni a Isla Isabela e organizziamo una escursione per ogni giorno
Gita a Cabo Rosa e les tuneles
Si parte dal dock con un motoscafo con 700 cv e si va velocissimi per 40 minuti verso sud ovest fino a Cabo Rosa. C’è parecchio mare e saltiamo sulle onde…viene pure un po’ di nausea.
Facciamo un primo snorkeling in una zona con tante mangrovie: come ovunque non si puo’ andare da soli ma bisogna sempre seguire la guida che ci porta nei punti giusti (anche se Fabio rimane sempre indietro).
Vediamo per prima cosa i cavallucci marini: sono grigio marroni e belli grandi. L’acqua non è limpida anche a causa delle pine che muovono il plancton ma ci sono davvero tantissimi pesci.
Poi vediamo le tartarughe … tantissime! La cosa davvero piu’ impressionante è che nessun animale ha paura dell’essere umano: dato che per millenni non è stato fatto del male agli animali, non si è sviluppato l’istinto della paura e quasi i pesci si lasciano toccare e Fabio fa pure un selfy con la tartaruga.
Vediamo anche degli squali che dormono sul fondo.






Andiamo poi in un secondo posto e qui, oltre a tante tartarughe vediamo anche i piccoli pinguini che sono la seconda specie piu’ piccola al modo, raggiunge un’altezza di 50 cm, vive una quindicina d’anni, ed è l’unico che vive sopra l’Equatore, grazie alle correnti fredde di Humboldt e di Cromwell. La popolazione attuale è composta da circa 2000 individui, concentrata nelle acque più fredde e ricche di nutrienti delle isole occidentale, Fernandina e Isabela, che ospitano circa il 95% degli esemplari.



Infine andiamo a Le Tuneles che è una zona in cui la lava ha formato piatte e nere isolotte frastagliate di roccia increspata e tagliente dove crescono solo cactus: un paesaggio lunare e davvero stranissimo. Facciamo un giro a piedi e tante foto e finalmente vediamo il Blue Footed Booby che sono una sottospecie endemica dell’arcipelago e sono famosi per le loro zampe e becco blu, le danze di accoppiamento e la capacità di immergersi fino a 100 metri di profondità per cercare cibo. Proprio la colorazione delle zampe, dovuta alla presenza di pigmenti che derivano dalla loro dieta composta di pesci, è un fattore determinante per la femmina per la scelta del maschio con cui accoppiarsi: più è brillante il blu delle zampe, migliore è la condizione fisica del partner.









Gita a Les Tintorelas
Tintorelas è il nome di un isolotto di lava che si trova proprio di fronte a dove siamo ancorati con la barca ma ci si puo’ andare solo con un tour e una guida: ci arriviamo con un motoscafo dal dock e la nostra guida si chiama Pablo.
Facciamo prima una passeggiata sulle rocce frastagliate nere che hanno le cime imbiancate di muschi e licheni (all’inizio pensavamo fosse guano ma in effetti sarebbe stato un po troppo !!). Dall’alto di una passerella vediamo in un canale una tartaruga ma non siamo fortunati perchè questo e’ un posto che piace molto agli squali Tintorelas (chiamati cosi’ perchè hanno la punta della pinna dipinta di bianco e cosi’ hanno dato anche il nome all’isolotto) ma non li vediamo perchè fa troppo caldo. Comunque troviamo tanti pinguini e ancora vediamo il blue footed .
Andiamo poi a fare snorkeling e vediamo tartarughe, mante, cavallucci marini, squali tintorelas, pescioni coloratissimi: ovunque ci si gira c’è qualcosa da vedere! Purtroppo anche qui l’acqua è un po torbida e le foto con la gopro non sono venute molto bene.









Per ben tre sere organizziamo cena con l’equipaggio di Deriska: una fuori sempre sulla spiaggia e due sulle rispettive barche. Denize ci prepara una perfetta cena turca con tanti meze e con prodotti originali compreso il raki che piace tanto a Fabio. Siamo in nove e fa molta festa!!






L’ultimo giorno poi dato che Deriska ha il desalinizzatore fuori uso ed è a corto di acqua, facciamo un collegamento al volo con la canna al nostro serbatoio e passiamo litri d’acqua. In cambio loro porteranno 4 lettere al post office dell’isola Floreana … e questa è un’altra bellissima storia.
Nella parte nord di Floreana si trova Post Office Bay. Il suo nome ha origine nel1793, quando il Capitano di una baleniera inglese installò un barile di legno che fungeva da ufficio postale per i marinai. I marinai depositavano lì le lettere per casa, mentre altri successivi marinai, diretti a casa, le portavano con sé e le consegnavano al destinatario. Oggi, questa tradizione continua: i viaggiatori lasciano cartoline e portano con sé lettere da consegnare al loro ritorno a casa.
A volte, chi ritira le lettere si limita ad affrancarle e a spedirle, ma tradizionalmente, se si ritira una lettera indirizzata a qualcuno che abita vicino a casa, si suppone che la si consegni a mano e si racconti come è arrivata lì! Tramite Deriska noi depositiamo 4 lettere per le ragazze e vediamo se arrivano 🙂



3 Comments
Bella Festa! Buona Pasqua a voi, Fabio, Pietro e vostre famiglie. Buona continuazione del viaggio!
Thanks for the wonderful pictures and the efforts to share a place we won’t be going in the near future. Felt like I was there!
Fair winds and following seas for your trip. Cyclone season should be over, but still keep a watch!
Aspettiamo le lettere!! 😘