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Aktur

Dopo un ultimo caffe’ in questa magica baia salpiamo e ci dirigiamo in direzione nord verso la penisola di Datca.. Sulla nostra sinistra abbiamo la Grecia con l’isola di Simi mentre a destra la Turchia: sono cosi’ vicine! L’isola di Simi è praticamente circondata da terre turche.

Dopo lunghe discussioni abbiamo scelto di fermarci nella baia di Aktur che sembra molto bella sulla carta e lo e’ ancora di piu’ dal vero.

Sono in realtà due baie divise da una penisola con una bella montagnetta. Il meltemi arriva da ovest per cui la baia destra è un ormeggio molto piu’ tranquillo (infatti tutte le barche sono da questa parte).

Prendiamo una boa (nessuna voglia di ormeggiarci con la cima a terra) e rimaniamo subito incantati dai colori del mare. Proviamo per la prima volta la super cima di ormeggio: è una grossa catena (un po troppo grossa, a dir la verità) da cui partono due baffi di cima con protezioni da fissare a prua. E’ molto sicura e utile, pensando anche a cosa ci è successo a Kas, pero’ è terribilmente pesante e Fabio deve faticare in acqua.

Fabio fa gli ultimi corsi on line mandatory mentre io inizio un nuovo libro (magari, prima o poi faro’ pure una lista dei libri che leggo in barca :)) e poi andiamo in perlustrazione con il sup. Oviamente andiamo anche a terra e attraversiamo l’istmo per vedere l’altra baia che è piena di ombrelloni e gente.

Aperitivo bello e poi una pasta. Segue serata tranquilla sotto una luna crescente.

NB: abbiamo definitivamente dichiarato morto il secondo sup. Lo avevo regalato a Fabio a Singapore dove paddlevamo a Sentosa ma gli è successa la stessa cosa che è accaduta a tante scarpe tornate in Italia: la colla passa dall’umido al secco e perde elasticità e tutto si scolla! Per ilmomento mi devo accontare di fare la passeggera mentre Fabio pagaia (il che mi piace un sacco, pero’…e poi non cado).