Le Piccole Antille sono un arco di isole che si estendono da nord a sud con una curvatura verso est. sono composte da 3 gruppi di isole: le isole di Sottovento, le isole di Sopravento e le Antille meridionali di sottovento. Sono state scoperte in maggior parte da Cristoforo Colombo nei suoi primi viaggi e sono il naturale punto di arrivo di una traversata Atlantica seguendo gli Alisei. Le Piccole Antille sono a sud rispetto alle Grandi Antille che comprendono le grandi isole di Cuba, Puerto Rico e Haiti e che chiudono il golfo del Messico fino alla Florida.
Noi abbiamo completato la TransAt a Martinique e da Metà Dicembre fino a fine Gennaio abbiamo fatto un giro delle Isole di Sottovento che sono a Nord di Martinique. Per girare bene queste Isole ci vorrebbero tre mesi, ma comunque abbiamo fatto un bel giro apprezzandone le diversità e lo spirito caraibico.
La nostra rotta con partenza ed arrivo a Martinique è stata:
Martinique -> Guadalupe (Les Saints) -> Antigua -> Barbuda -> Antigua -> St Barts -> Anguilla -> St Kitts -> Guadalupe -> Dominica -> Martinique
Purtroppo non siamo riusciti a risalire fino alle British Virgin Islands e abbiamo deciso di saltare St Martin (Isola divisa in due tra Francia e Olanda) perchè non abbiamo trovato posto in marina e volevamo evitare il rischio della piccola delinquenza che purtroppo non è rara verso le barche ancorate in rada (talvolta anche con persone a bordo).
La salita verso Anguilla ha una componente di rotta verso Ovest (che definisce appunto le isole come isole di sottovento all’aliseo che soffia da Est-NE) e quindi si naviga di bolina larga o anche traverso; il ritorno verso Martinique è stato di bolina stretta, per fortuna senza bisogno di bordeggiare, ma comunque contro 2-3 mt d’onda e 20-25 nodi di Aliseo.
Le isole, pur essendo vicine tra di loro, ci hanno impressionato per la loro diversità sia geografica che per abitudini, usi e persone; il paesaggio, le case e le attività sono spesso segnate dagli uragani che con cadenza di pochi anni radono spesso al suolo le isole imponendo a tutti nuovi inizi.
Martinique, Guadalupe, St Barths sono territori di oltremare Francesi e l’influenza coloniale è molto forte, anche oltre la lingua e la valuta. Cibo, negozi, prodotti, modi e persone sono chiaramente Francesi e questo da un lato fa sentire a casa, ma dall’altro diluisce lo spirito caraibico.
Martinique e Guadalupe sono le isole più grandi, sono verdissime ed entrambe vulcaniche con piogge abbondanti e infrastrutture moderne. A sud di Guadalupe c’è il piccolo arcipelago di Les Saints, con una baia bellissima, un monte che si chiama Pan di Zucchero e che ricorda nella forma quello di Rio de Janeiro e un paesino molto carino. Ci siamo fermati qui sia nella salita verso N che nella discesa.
St Barths è invece una piccola St Tropez ai Caraibi, 70 miglia a NO di Antigua, è piena di yachts di lusso, boutique come si fosse in via Montenapoleone e prezzi da Montecarlo. Se ci si allontana da Gustavia la capitale ci sono comunque delle baie poco abitate (solo ville grandissime e distanziate tra loro) con spaigge bianche e tartarughe marine in abbondanza.
Antigua, Barbuda, Anguilla, St Kitts e Dominica sono ex colonie britanniche anche se nel tempo sono state Francesi pure loro. Qui l’influenza inglese è meno visibile (forse con l’eccezione di Antigua) e si respira un’aria più giamaicana. Antigua è la capitale della vela dove si svolge la Antigua Sailing week, la regata per superyachts più rinomata dei Caraibi. Ad Antigua ci siamo fermati ad English Harbour, una baia davvero spettacolare dove i colori brillano e il contrasto tra il verde delle colline, il rosso dei tetti e il blu del mare sembra fatto per un quadro; posto elegante e pieno di barche da sogno.
Barbuda, 15 miglia a N di Antigua è una bassa lingua di sabbia, pochissimo abitata con una spiaggia bianca da sogno e pochissima vegetazione. Su questa spiaggia abbiamo mangiato la migliore aragosta delle isole di sottovento
Anguilla è stata una sorpresa piacevole, un giusto mix tra atmosfera caraibica e isola deserta, spiaggie lunghissime e vuote e bei ristoranti. Purtroppo le regole di ingresso e navigazione sono molto stringeni e costose e in generale l’isola è cara come St Barth senza averne il lusso. Vi abbiamo incontrato molti americani.
A St Kitts e Dominica abbiamo solo fatto una tappa durante le 200M di bolina da Anguilla a Martinique; non siamo scesi a terra e non abbiamo fatto le procedure di ingresso e uscita. Sono comunque due isole vulcanice e molto scoscese, verdissime, ma senza spiaggee, con le rocce nere che arrivano fino al mare.