Durante la traversata si incontrano poche barche normalmente, ma noi siamo partiti da Mindelo circa una settimana dopo che la ARC è partita da Gran Canaria e per di più nella settimana ideale per arrivare ai Caraibi per Natale, quindi abbiamo avuto compagnia oceanica.
Le barche moderne hanno l’AIS che è la versione nautica del transponder degli aerei. L’AIS può essere passivo (riceve solamente i segnali dalle altre barche) o attivo come il nostro su Tipota (riceve i segnali e trasmette il nostro). Il segnale AIS contiene l’identificazione della barca e i dati di prua, e velocità consentendo ai chartplotter di calcolare eventuali rotte di collisione e dare l’allarme.
Purtroppo non tutte le barche lo hanno essendo obbligatorio solo sulle grandi Navi.
La portata del segnale AIS è simile a quella del VHF, cioè per vedersi le barche devono essere in contatto diretto, non oltre l’orizzonte: questo per le barche a vela che hanno l’antenna in cima all’albero significa circa 20-25 miglia.
Durante la traversata, quando sul plotter compariva un segnale AIS, abbiamo sempre cercato di contattarle con la radio VHF, più che altro per fare due chiacchere e salutarsi.
Fin dalla prima notte dopo Mindelo abbiamo navigato vicino a Dlokoko, un catamarano Francese, partito poche ore prima di noi da Mindelo e diretto anche lui a Martinique Le Marin.
Lo skipper della barca, Amine è uno skipper di professione che ha portato la barca ai Caraibi per conto degli armatori. Visto che eravamo un gruppo di 4-5 barche che saltuariamente si vedevano sull’AIS, Visto che abbiamo tutti Starlink, Amine ha pensato di creare un gruppo whatsapp su cui scambiarsi la posizione tutti i giorni alle 12:00 UTC. Ci è sembrata una ottima idea anche per ragioni di sicurezza.
Con il passare dei giorni, il gruppo è diventato sociale e ci scambiavamo le foto dei pesci pescati e Amine condivideva una carta con la posizione di tutte le barche nel gruppo.
Gico forza, dovevamo conoscerci, e una sera ci siamo organizzati per una birra al KokoaRum, il bar più in voga della Marina du Marin.
Amin, che vive a Martinique, ci ha dato ottimi consigli sugli ancoraggi tra qui e Guadalupe e ci siamo ripromessi di rimanere in contatto