Appena toccata terra ci concediamo 48 ore di tempo senza pensare alla barca ma solo a noi e al riposo.
Il nostro corpo ha bisogno di sonno e dobbiamo far calare un po il livello di tensione che comunque è stato un po alto per tutta la traversata. Luchino prende subito il volo per Roma mentre Enzo rimane altri 2 giorni e insieme andiamo a cercare degli spot dove possa surfare con la sua tavola che ha fatto tutto questo viaggio insieme a noi. In macchina andiamo a nord e in una spiaggia vicino (vedere post su Martinica).
Ma oltre a noi, anche Tipota ha bisogno di una bella rimessa a punto! Abbiamo un breve elenco di piccole cose da sistemare/riparare ed un lungo elenco di cose da controllare (e questo genera ovviamente poi a sua volta altre cose da sistemare/riparare).
Qui c’è la base atlantica dell’Amel che noi avevamo già allertato del nostro arrivo e ci avevano riservato posto sul puntone 4, di fianco a tante barche “sorelle”. Gli omini Amel (tutti in divisa, dalle scarpe al cappello passando dallo zainetto) entrano in barca il lunedi mattina e ne escono il giovedi: 4 giorni di lavori continuativi.
Ecco un parziale elenco dei lavori effettuati:
- Tagliando motore completo, quello delle 800 ore che comprende cinghia, girante ecc ecc
- Tagliando generatore (quello dei 18 mesi)
- Sbrinamento di freezer che ha evidenziato rottura del compressore (non è piu’ ripartito). Dovremo tornare qui fra 5 giorni per sostituzione.
- Sostituzione drizza randa (era “mangiato ” il nodo in alto) e installazione del tappo in testa per evitare questo in futuro. Ora la drizza è verde fluo e nero.
- Sostituzione drizza spi (quella che si è scalzata in navigazione), ora è giallina.
- Siliconatura dall’esterno oblo di prua (antrava un filo d’acqua)
- Nuova siliconatura del piatto doccia a poppa (c’era un po di muffa)
- Sistemazione perdita strozzatore scotta a dritta
- Nuovo galleggiante in sentina (ora funziona meglio)
- Controllo e taratura del desalinizzatore
- Sostituzione del vang che aveva una crepa e ora nuova scotta nera e blu