Dopo poco piu’ di sei giorni di navigazione abbiamo superato le 1000 miglia percorse e fra pochissimo saremo a metà della strada.
I primi 3 giorni sono stati davvero tosti: mare al traverso con grande onda, anche di 3 metri che ci sballottava come un turacciolo. Tutto diventava difficile e il mal di mare si faceva costantemente sentire riducendoci apatici e un po silenziosi zombi (tutti tranne Fabio). Non si riusciva neppure a leggere. Per fortuna ed ovviamente abbiamo poche foto di questa fase.
Solo Fabio riusciva infatti a stare sotto coperta a cucinare ma l’equipaggio faceva fatica a mandar/tenere giu’ per cui siamo andati di piadine e panini, tranne quando abbiamo pescato una fantastica lampuga finita subito in tartare. Anche dormire era difficile: pur con i para rollio al letto non si riusciva a stare fermi e non si riposava per piu’ di alcuni minuti di fila. E questo, aggiunto al ritmo dei turni di guardia, aumentava l’effetto zombi.
Abbiamo sperimentato i primi squall con raffiche forti che ci obbligavano a manovrare continuamente ma ci regalavano poi viste bellissimi con arcobaleni.
Abbiamo poi saputo degli incidenti accaduti alla flotta della Arc che si sta muovendo parallelamente a noi dalle Canarie a Santa Lucia: nel giro di 24 ore un uomo è caduto in mare ed è stato dato poi per disperso mentre un catamarano è affondato (senza morti) per problemi all’asse del motore. Tutto questo aumenta la sensazione che stiamo facendo una cosa un po’ pericolosa e che dobbiamo stare molto attenti.
Una notte contattiamo sul vhf canale 16 un’imbarcazione che vediamo sul radar e che come noi sta andando ai Caraibi e ha creato un gruppo whattsapp fra quelli non-arc che si trovano in zona…. giusto per sentirsi meno soli e avere un potenziale supporto. Comunque, qualunque cosa succeda, siamo da soli in mezzo a tutta quest’acqua.
In 6 giorni abbiamo visto in lontanaza una sola vela … per il resto solo mare, solo onde.
Ogni giorno alle 2 prendiamo nota dei dati della barca (miglia, ore generatore e desalinizzatore), facciamo un giro per controllare (e raccogliere i pesci volanti), si da un occhio al vano motore e si aggiorna il log.
Dal terzo giorno le condizioni cominciano a migliorare e noi ci abituiamo al rollio che si fa sempre piu dolce e che porta con se la voglia di mangiare, di cucinare e consente dei riposini un po’ piu’ profondi. Il morale aumenta sempre di piu’ e cosi le chiacchiere e i racconti.
Peschiamo un tonnetto che Fabio traduce subito in cevice, Luki fa i biscotti e la focaccia, Enzo prepara il farro con le verdure e io riesco pure a pulire il pozzetto e l’interno della barca che ne aveva proprio bisogno…. insomma si torna alla normalità.
Ora riusciamo a leggere, a stare al computer e abbiamo voglia di muoverci e mettere la musica. L’aliseo è ora costante e steso ed è una pacchia…anzi, è CHAMPAGNE SAILING!!! Speriamo che continui cosi.
Come sempre, per i dettagli giornalieri si rimanda al LOG della traversata