Sono 270 miglia che facendo con una media di 7 nodi percorriamo in 38 ore (2 notturne).
Di solito nelle notturne facciamo che Fabio (che è gufo e cosi’ si fuma 2 sigari) sta sveglio fino alle 3.30/4 del mattino e poi mi alzo io (l’allodola) che sono andata a dormire verso le 9.30.
Nella prima notte abbiamo invece provato la configurazione” short” che vuol dire turni da 2,5 ore a testa e dobbiamo dire che va molto meglio, riusciamo a svegliarci e riaddormentarci facilmente e rimaniamo meno zombi durante il giorno.
Facciamo parecchia strada a motore ma l’ultima notte la facciamo tutta a vela di bolina…. Rallentando molto intorno a Maiorca per arrivare con la luce in porto.
Evento clou di questa traversata (ormai stra-pubblicizzato sui social) è stata la pesca del tonno. Eravamo entrambi sotto coperta per cui non abbiamo sentito subito lo zzzzzzzzzzzzzz della canna che si srolotolava quindi ci abbiamo messo un bel po di tempo a recuperarlo e tirarlo a bordo ormai già stanco: un tonnetto di 6/7kg , un bluefin tuna perché aveva la coda a mezzaluna e le carni molto rosse.
Fabio lo sfiletta per bene (non metto le foto perchè potrebbero urtare la sensibilità di alcuni) e dividiamo i tipi di carne: quelle piu’ pregiate (tonnarello e ventresca) da quelle meno pregiate o dai pezzettini piccoli che useremo per fare il sugo per la pasta.
Poi mettiamo sottovuoto e subito in freezer ma ne teniamo un bel po per una cenetta super: carpaccio di tonno con pomodorini e filetti di tonno scottato con salsa di soya e sesamo (chef Fabio).