Tornati dalla emozionante settimana a Milano, eravamo impazienti e avremmo voluto salpare subito ma le previsioni non sono per niente buone per cui ce la prendiamo comoda e rimaniamo ancora due notti in porto a Crotone prima di partire per superare la Calabria.

LUNEDI 9 SETTEMBRE

Ci svegliamo bruscamente perchè arriva una bella sventagliata a 40 nodi con pioggia e dobbiamo rinforzare l’ormeggio ma già dal pomeriggio il cielo si pulisce e tutto luccica.

Facciamo un bel po di controlli alla barca e sistemiamo tutto quello che ci siamo portati da Milano (settimana scorsa Amazon ha consegnato l’inverosimile a casa).

Facciamo un giro per Crotone: c’è il Castello di Carlo V del XV secolo (costruito nell’840 per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni, fu modificato in maniera più sostanziale nel 1541 dal re Carlo V. Presenta una pianta poligonale e due torri: una più massiccia detta “Torre Aiutante”, e un’altra detta “Torre Comandante”) e un po di antichi palazzi nel centro storico che ha stradine strette ma è quasi completamente deserto. Unica nota di colore: c’è una strada che porta alla basilica principale con le scritte illuminate delle canzoni piu’ famose di Rino Gaetano che è nato qui. Nel centro è quasi tutti chiuso per cui ritorniamo sul lungomare dove ci sono tutti i ristorantini e c’è ancora aria di vacanza. Facciamo una cena anche in un posto un po’ “gocciolina” che si rivela una grande sorpresa positiva (NDR: definiamo “gocciolina” quei ristoranti dove i piatti vengono presentati in modo molto artistico, con tante decorazioni e goccioline ma con poca quantità, non sempre molto graditi a casa Vacirca….l’opposto dell’osteria, per intenderci).

Faccio un poco di spesa, compreso un giro in una bellissima pescheria dove prendo triglie e pesce spada per i prossimi giorni.

Saldiamo il porto: un plauso sincero alla Lega Navale di Crotone. Sono gentilissimi, simpatici, disponibili e molto economici. Mi hanno persino regalato magliette e zainetto!

MARTEDI 10 SETTEMBRE

Oggi abbiamo tanta strada da fare: ma quanto è lunga la Calabria! La costa è tutta diritta e sabbiosa e a terra si alternano paesaggi verdi e collinari a zone con terre bianche e aride.

Oltrepassiamo il golfo di Catanzaro schivando continuamente temporali e groppi che per fortuna rimangono sempre dietro di noi ma rendono il cielo nero e fanno un po’ paura.

Caliamo ovviamente la traina con una bellissima esca ma niente… ci illudiamo per un poco ma abbiamo agganciato un sacchetto di plastica.

Buttiamo l’ancora proprio sotto al castello di Roccella Ionica ma l’ormeggio non è dei piu’ comodi: abbiamo l’onda al traverso e dondoliamo tutta la notte, uffa!

MERCOLEDI 11 SETTEMBRE

Il fondo sabbioso rende il mare di colori bellissimi. Ci sono ancora tanti nuvoloni che passano neri e veloci e lasciano sull’acqua ombre e colori diversi.

Andiamo a terra con il sup per un veloce pranzetto ad un beach bar (veloce non troppo: sono lentissimi) con un trancio di spada…c’è un’aria molto “lenta” proprio da l’estate sta finendo.

Pagaiamo veloci indietro alla barca giusto in tempo per evitare una scrosciata e poi salpiamo. Facciamo 45 miglia con onda di prua ma a tratti c’è anche un bel venticello e apriamo la trinchetta al tramonto….bellissimo.

Ci fermiamo proprio prima di Punta Spartivento e buttiamo l’ancora di fronte a Galati. Cenetta a base di spada (dopo quella di ieri a base di triglie) e poi…. cinema sotto le stelle (cioe ipad con Netlix sui cuscini di poppa).