Lasciamo Lefkada alle nostre spalle dopo avere superato il ponte girevole e continuiamo a dirigerci verso nord.
C’è un bel venticello e alziamo le vele navigando per circa 2 ore: abbiamo deciso di fermarci ad AntiPaxos….che ovviamente è l’isolotto prima di Paxos.
Ci sono 3 baiette bellissime sulla punta nord est e noi buttiamo l’ancora in quella di mezzo (Mesovrika). E’ quasi il tramonto e ci sono già parecchie barche ma riusciamo comunque a trovare un bellissimo posticino. L’acqua è verdissima e limpidissima mentre a terra ci sono grotte, tanto verde e una spiaggetta bellissima che andremo a visitare domani.
Durante la notte il vento non cala e il mare è agitato per cui non dormiamo sonni tranquilli ma il peggio arriva verso le 10 quando facciamo colazione. Arrivano tantissime barche, compresi dei ciacchi che scaricano centinaia di turisti a fare il bagno. C’è un barchino con omino giallo che dirige il parcheggio….una scena assurda. Leviamo l’ancora immediatamente prima che succeda qualcosa e, saltando Paxos, andiamo a Corfu.
Nell’antichità l’isola veniva chiamata Kórkyra In essa si stabilì il più potente stato greco dell’area nord-occidentale. Fu probabilmente una colonia mista inizialmente abitata dalla tribù illirica dei Liburni e dai popoli greci provenienti da Eretria, per poi essere rifondata come colonia di Corinto nel 733 a.C.
Nel 492 aC Corfu era la prima città marittima della Grecia e aveva a sua disposizione una potente flotta, spesso chiamata a combattere per conto di Atene. Nel 375 aC, l’isola era considerata abbastanza importante da essere inserita nella Confederazione ateniese, tuttavia, poco più di un secolo dopo, fu oggetto di varie invasioni, che la portarono alla rivendicazione dell’indipendenza nel 255 aC, in seguito alla morte di Alessandro, l’ultimo potente re dell’Epiro.
Dal 1800 al 1807, Corfù divenne parte delle Sette Isole Ionie in base al Trattato russo-turco di Costantinopoli. Dal 1807 al 1814 l’isola subì un altro periodo di dominio francese, poiché i russi rinunciarono al controllo delle Isole Ionie in seguito al Trattato di Tilsit.
Nel 1814 gli inglesi vi si trasferirono e vi rimasero fino al 21 maggio 1864, quando l’isola fu finalmente riunita al resto della Grecia. Nella prima guerra mondiale, Corfù fu usata come rifugio per le truppe serbe, mentre durante la seconda l’isola fu pesantemente colpita dagli italiani, che ne presero il controllo fino all’arrivo dei tedeschi, nel 1943. Dopo la sconfitta del terzo reich da parte delle forze alleate vide l’isola tornare in Grecia.
Secondo la mitologia Giasone e gli Argonauti, al ritorno dalla loro spedizione, trovarono rifugio sulle sue coste.
La tradizione ha identificato Corfù con l’isola dei Feaci che Omero descrive con versi meravigliosi nel ‘”Odissea”. Secondo il poeta, l’isola fu l’ultima tappa di Ulisse prima di arrivare nella sua amatissima Itaca.
La baia che abbiamo scelto è Lefkimmi ed è davvero bella: molto ampia e protetta, e a terra si vedono dolci colline verdi con pini e cipressi. L’acqua pero’ non è limpidissima e il fondo è fangoso (lo so perché abbiamo dovuto ridare l’ancora e abbiamo tirato su zolle enormi di fango e posidonie).
Aspettiamo che il sole cali un po e partiamo in esplorazione con i sup….prima lungo costa dove vediamo il ristorantino per stasera (e subito prenotiamo) fino ad arrivare al paesello di Petriti che ha un porticciolo piccolissimo dove ci sono solo barche di pescatori. Scendiamo a fare due passi…ma davvero non c’è nulla.
Al ritorno (molto piu’ semplice perché siamo in favore di vento) ci accostiamo ad uno scoglio dove un tempo c’era una chiesetta e dove oggi si sono installati due personaggi strambi che hanno alzato un crocifisso di legno, delle bandiere, messo un po di mattoni e tengono la musica altissima.
Oggi abbiamo fatto anche tante altre cose: Fabio al computer, io a dipingere, taglio capelli e poi insieme a fare esercizio sul materassino a prua al tramonto.
Aperitivo in barca e poi andiamo a cena al ristorantino: sono diventata cosi’ tanto brava in sup che ci andiamo tutti belli vestiti!!
Mercoledi 28
Il programma di oggi prevedeva la visita di Corfu Town (per distinguerla da Corfu isola ahahah) per cui comincio a studiare cosa vedere e ad ottimizzare i giri mentre, in parallelo, contatto tutti i porti della punta della Puglia per cercare un posto per domani notte….nulla. Le previsioni non sono buonissime e le barche non escono dai porti la maggior parte dei quali non accettano barche grandi.
Che famo?? Non possiamo salire oltre Brindisi e nemmeno entrare nel golfo di Taranto: la decisione è ovvia. Andiamo in Calabria! Troviamo posto alla Lega Navale di Crotone e partiamo subito dopo pranzo…cosi’ salta anche la visita di Corfu Town. Ma ci torneremo!