Quando siamo arrivati a Naxos, nonostante la conferma di un posto siamo stati messi all’inglese, in seconda fila di fianco ad un catamarano nell’avanporto. Il problema è che a Naxos, quando entrano i traghetti veloci, si forma un onda molto grossa che investe proprio l’ingresso del porticciolo turistico con le barche che ballano come turaccioli e spesso sbattono. Inutile dire che l’ormeggio all’inglese è il peggiore in questa situazione…ancora paggio se in file multiple.
Verso le 18 è arrivata in porto una barca con uno skipper di nome Dimitri che ho aiutato ad ormeggiare. Appena sceso Dimitri mi ha detto che il posto all’inglese in cui noi eravamo in seconda fila, sarebbe il suo permanente e quindi si è ormeggiato in terza fila sopra di noi.
Il Sabato il catamarano è andato e noi siamo scalati in banchina (di cemento grezzo) con una ulteriore barca esterna: insomma un ormeggio da incubo durato tre giorni. E per fortuna che sabato verso le 16 eravamo in barca, perchè una delle cime che legava la poppa della barca di Dimitri alla nostra si è tranciata di botto proprio su uno strattone delle onde dei traghetti.
Comunque la nota positiva è che abbiamo fatto amicizioa con Dimitri (oltre a non avere fatto danni al Tipota). Dimitri fa lo skipper, normalmente lavora a Rodi, ma per questa stagione è a Naxos dove fa crociere giornaliere. È una persona molto gentile e amichevole, viene da Atene ed è un marinaio esperto. Gli è piaciuto tantissimo il Tipota e ci siamo scambiati parecchi consigli, sia di navigazione che di gestione della barca.