Oggi abbiamo veleggiato da Fourni a Dhonussa con un bel meltemi tra traverso e bolina larga sui 20-25 nodi e onda media. Il Tipota ha tenuto una media di 8 nodi sulle 43 miglia di traversata, randa ridotta e genoa pieno, barca su un binario…una libidine.
Il Meltemi, o Meltem in Turco, è un vento stupendo! È prevedibile, secco, stabile, cala alla sera ed è sopratutto un vento da bel tempo, quindi senza nuvole o perturbazioni.
Tra Giugno e Settembre nell’Egeo, praticamente l’unico vento che soffia è il meltemi, si apre a seguendo il profilo delle coste Greche e Turche ed è più forte al centro dove spazza le cicladi. Ha origine grazie all’incontro tra l’alta pressione estiva del Mediterraneo occidentale e quella bassa tipica del Mediterraneo orientale. Di solito soffia tra 15 e 25 nodi con rare punte oltre i 30.
La differenza tra giorno e notte è di circa 10 nodi.
In mare aperto è stabile ma bisogna stare attenti alle isole che creano delle zone di accelerazione agli estremi dove non è raro beccarsi raffiche oltre i 40. Nelle isole montuose poi molte baie sottovento sono soggette a vento catabarico che scendendo nelle valli accelera e diventa di direzione erratica.
Secondo il mito il meltemi si è originato in seguito all’assassinio di Icario. Gli assassini si erano rifugiati nell’isola di Ceo, nella quale si sviluppò un’aspra canicola durante i giorni di Sirio, stella della costellazione del Cane Maggiore che raffigura Maira, il cane di Icario. Interpellato, l’oracolo di Apollo comunicò che per allontanare l’eccessiva e devastante siccità dovevano essere puniti gli assassini di Icario. Una volta uccisi iniziò a soffiare il fresco meltemi.