E’ l’oggetto a cui sono di gran lunga più affezionato. E’ stata di mio nonno Mario che la acquistò da un comandante inglese quando si occupava di servizi alle navi ad Istanbul. Si narra che il comandante, a corto di denaro, la avesse offerta al nonno in cambio del rifornimento di carbone. Fin da bambino è stata sempre la scrivania del Nonno e quando arrivati in Italia me la ha regalata è stato per me un grandissimo orgoglio.
E’ autentica della fine dell’800 e mi ha accompagnato per tutti i miei studi. In via Masotto aveva un suo posto e così in via Dario Papa (dove ha dovuto lasciare spazio a Paola e Claudia per due anni). Poi è tornata in Prima strada e spero di poterla regalare a qualche mio nipote.
Oggi ha anche ritrovato una statuetta chiamata Gavros (che significa monello) che mio nonno teneva proprio dove sta oggi.
A completare, la Macchina da scrivere che è dello stesso periodo, ma è un regalo dei nonni Vacirca