Forse la più amata delle nostre auto. E’ stata la prima macchina di Laura, desiderata tantissimo ed arrivata con una sorpresa.
Subito battezzata Carolina era un’auto simpatica, si viaggiava abbracciati e si apriva il tetto.
Sono tanti i ricordi. Un giorno Lara mi prestò, con mille raccomandazioni, la Carolina per andare in ufficio, mentre ero in tangenziale il tetto di tela prese vento e volò via, compreso di lunotto posteriore…. un disastro, non solo Laura arrabbiata, ma un ritorno a casa guidando con un ombrello sopra la testa.
Quando ancora abitavamo in via Masotto, la Carolina che non si chiudeva bene, fù scelta come dimora notturna (… e purtroppo cesso) da un barbone; l’autolavaggio, non voleva accettarla. Infine, il suo ultimo giorno, Laura stava guidando la Carolina da San felice verso via Dario Papa che era ormai quasi pronta; l’obiettivo era di usare il nuovo aspirapolvere per pulire la cucina appena montata.
Laura (impegnata a cambiare la cassetta del corso di inglese nel walkman…) non ha visto il camion parcheggiato e ha accartocciato la povera Carolina (per fortuna non facendosi troppo male); subito dopo l’incidente Laura scioccata era tutta preoccupata dell’aspirapolvere, che però non si trovava…. Il medico dell’ambulanza mi prese da parte e mi disse, “la porti in ospedale, è sotto shock e continua a chiedere di un aspirapolvere che non c’è”.
Dopo quasi mezz’ora si è svelato il mistero: l’aspirapolvere che era sul sedile posteriore era stato catapultato dall’urto a oltre 50 metri, in un cespuglio.